Intermedia Gruppo Caltagirone, che da oltre 15 anni vende e affitta case e appartamenti a Roma senza costi di intermediazione, è sempre informata in merito alle normative vigenti o in fase di approvazione.
I venditori di Intermedia, che oggi si trovano a proporre appartamenti nuovi in diversi quartieri di Roma, conoscono bene il settore immobiliare, anche quello non particolarmente recente. Proprio per questo ritengono interessante il disegno di legge all’esame della Camera che prevede la possibilità di effettuare un accantonamento per finanziare i lavori di manutenzione e ammodernamento.
Infatti, nuove possibilità per utilizzare l’ecobonus (al 65%) nei condomìni sono connesse alla possibilità di creare un fondo di accantonamento per finanziare gradualmente gli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e la messa in sicurezza antisismica, prevista da un disegno di legge all’esame della commissione Giustizia della Camera.
Come si legge nell’introduzione del provvedimento, in Italia gli edifici a destinazione residenziale sono circa 12,2 milioni su un totale di 14,5 milioni di edifici, con oltre 31 milioni di abitazioni. Di queste, oltre 15 milioni sono state costruite prima del 1974, anno in cui è stata approvata per la prima volta nel Paese una normativa sismica nazionale.
Per tutti gli edifici, non solo per quelli realizzati prima del 1974, si rende necessaria un’azione di verifica e messa in sicurezza statica. In condominio la realizzazione dei lavori si fa più problematica. La presenza di più proprietari rende meno agevole la delibera degli interventi e il pagamento delle quote dovute da ogni condomino.
Per risolvere queste difficoltà, il disegno di legge propone che i condomìni, previa delibera dell’assemblea, possano costituire un fondo di accantonamento per finanziare gradualmente i futuri lavori di manutenzione, ammodernamento e messa in sicurezza dello stabile. Potrà essere costituito anche per il finanziamento di lavori non ancora deliberati dall’assemblea condominiale. Per poter accedere alle detrazioni fiscali, sarà però necessario avviare gli interventi sull’immobile entro cinque anni dalla costituzione del fondo. Il fondo sarà finanziato annualmente con una quota percentuale del bilancio condominiale o con versamenti ripartiti in base ai millesimi di proprietà. La quota versata ogni anno non potrà essere inferiore al 5% del rendiconto condominiale annuale.