Terzo anno consecutivo in positivo per il mercato italiano del mattone che fa registrare una crescita a doppia cifra, superando il milione di immobili compravenduti: un risultato che non veniva raggiunto dal 2011. Con un incremento del 16,4% degli scambi nell’ultimo trimestre dell’anno, il 2016 chiude infatti con un +18,4%. Il mercato del mattone prosegue quindi a navigare a vele spiegate nell’economia italiana. Anche nella Capitale, dove secondo l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate sono censite le abitazioni più cara per comprare un immobile da ristrutturare e poi fare i lavori, resta un ottimo affare ristrutturare e comprare case e appartamenti a Roma.
Infatti, la città di Roma, dove Intermedia Gruppo Caltagirone è presente da oltre 15 anni per affittare e vendere case e appartamenti senza nessun costo di intermediazione, con un +20,6% è in testa alla classifica dei capoluoghi italiani per il plusvalore che si ottiene dopo la ristrutturazione degli immobili. Subito dopo si collocano Venezia (19,7%), Firenze (18,9%), Napoli (17,8%), Bari (17,3%), Milano (17,1%), Bologna (16%), Brescia (15,4%), Catania (15,1%) e Genova (11,7%). Il guadagno medio a Roma si attesta a 71mila euro mentre a Milano è pari a 44mila euro.
Il 5% del patrimonio residenziale, inoltre, è da ristrutturare perché totalmente inagibile, un affare che può smuovere 50 miliardi di euro di investimenti. Sul fronte delle compravendite, secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, emerge che il mattone ha ottenuto un risultato che non si vedeva dal 2011. L’incremento più alto ha interessato il settore produttivo (+22,1%), seguito dalle pertinenze (+19,2%), dal residenziale (+18,9%), dal commerciale (+16,6%) e dal terziario (+12,5%). Tra le grandi città il mercato delle abitazioni è stato particolarmente vivace a Torino, con +26,4% di compravendite rispetto al 2015, a Bologna (+23,7%), Genova (+22,9%) e Milano (+21,9%).
Si guarda sempre con maggiore interesse al recupero degli immobili residenziali esistenti. In Italia i due terzi del patrimonio è stato costruito nel secolo scorso e la metà prima della seconda guerra mondiale. Il 5% dello stock totale (2.450 metri quadri), secondo un rapporto realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Paspartu Italy, è da ristrutturare perché inagibile. L’anno scorso nel quadro delle compravendite le case da ristrutturare erano la fetta più consistente, con 95mila abitazioni acquistate (18,6%). Il nuovo ha rappresentato il 15,7% delle transazioni, mentre per appartamenti già ristrutturati ci sono state 335mila acquisti.
Fonte: Agenzia delle Entrare 01/03/2017;