Intermedia, che da oltre 15 anni affitta e vende appartamenti in condominio a Roma, ha recepito i nuovi aggiornamenti in merito alle detrazioni fiscali riguardanti gli interventi che interessano parti comuni degli immobili.
Sul portale efficienzaenergetica.acs.enea.it è pubblicata la versione aggiornata (al 4 ottobre scorso) del «Vademecum per l’uso: riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali». Nel documento si precisa che la documentazione va trasmessa all’Enea entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori, come da collaudo delle opere, solo attraverso il sito web relativo all’anno in cui essi sono terminati. La richiesta di detrazione può essere trasmessa anche oltre i 90 giorni qualora sussistano determinate condizioni.
Al centro dell’attenzione ci sono gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l’involucro con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda detrazione fiscale del 70%); ma anche gli stessi interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media richiesta dal ministro dello sviluppo economico con le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (detrazione del 75%).
Possono usufruire dei benefici coloro che sostengono le spese di riqualificazione energetica e gli aventi diritto sulle unità immobiliari costituenti l’edificio in regola con il pagamento dei tributi previsti; è possibile, per tutti i contribuenti, invece delle detrazioni optare per la cessione del credito. Le detrazioni sono calcolate su un importo totale delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità che compongono l’edificio. Sono ammesse le spese sostenute dal 1° gennaio 2017.
Gli esperti Intermedia, sempre in prima linea quando si tratta di affitto o vendita di appartamenti in condominio a Roma, ricordano che per poter accedere ai bonus l’immobile, alla data della richiesta di detrazione, deve essere «esistente», ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; inoltre, deve essere dotato di impianto di riscaldamento (centralizzato o impianti autonomi) a norma.