Il mese scorso abbiamo parlato qui sul blog di come i nuovi stili di vita influenzino anche la progettazione degli spazi domestici, spesso ripensati per essere più funzionali e moderni.
Ma a volte i cambiamenti sono in realtà dei ritorni, soprattutto nella moda e nell’arredamento.
Guardando le tendenze degli ultimi periodi, in particolar modo, è lecito chiedersi se tra gli italiani e la casa sia scoccata di nuovo la scintilla degli anni ‘60 e ‘70.
Come cambia l’arredamento, la riscossa del vintage: i 5 recuperi cult
Il 2022 è stato un anno diverso dai precedenti anche per arredo, design e decorazione, con il ritorno del Salone del Mobile milanese nella sua formula tradizionale. Una conferma emersa da questa edizione è un modo di vivere la casa che si esprime nel rinato amore per gli anni ‘60 e, ancor di più, ‘70. In tanti, differenti elementi e componenti:
1. La carta da parati: tratto comune fra i due decenni, è indubbiamente una delle più importanti riscoperte di queste ultime stagioni. Anche grazie alla moderna tecnologia che consente di produrre carte adatte ad ogni spazio, cucine e bagni compresi. Messo da parte lo stile minimal e le pareti bianche, le riviste, i social ma anche le proposte di architetti e interior designer mostrano un’esplosione di motivi geometrici e optical, grandi fiori e piccolissimi intrecci di foglie, colori decisi e bianco e nero.
2. La moquette e i tappeti, purché questi siano morbidi e voluminosi, quasi arruffati o in stile “pelle d’animale”, oppure con pattern colorati e geometrici: devono essere in primo piano, dando non solo un tocco di stile ma personalità all’intera stanza.
3. Mobili e complementi d’arredo. Sembra che l’aumento vertiginoso di pezzi vintage, negli ultimi due anni, sia in gran parte da collegare alla mentalità di riuso e riciclo della generazione Z e dei millennials, molto attenti al tema dell’impatto ambientale. Quindi ecco riapparire nei salotti i profili stondati tipici degli anni ‘70, tavolini dalle linee nette, in legno, metallo o in marmo, sedie slanciate e imbottite, poltrone e divani in velluto blu o verde acido, marrone noce oppure con disegni etnici. Anche le lampade, piantane o da tavolo, ritrovano i tratti puliti classici del periodo. Alle pareti riappaiono specchi tondi, ovali, a forma di sole.
4. Gli elettrodomestici. In questo caso la ripresa è spesso un omaggio più che un vero recupero: rinunciare alla moderna tecnologia significherebbe uno spreco di energia notevole! Ma il frigorifero di nuovo stand-alone, che diventa protagonista dell’open space, magari dialogando con tostapane, bollitore o planetaria dello stesso colore, sul piano della cucina, è sicuramente un forte cambiamento nel rapporto tra gli italiani e la casa, un ritorno impensabile fino a qualche anno fa.
5. Sia vero o meno che i vinili hanno una qualità audio migliore, ormai sono decisamente di moda e il giradischi dei genitori, di conseguenza, pure. Magari corredato dei loro 45 giri.
Se stai pensando di aggiungere un pezzo vintage al tuo spazio, ricorda che può essere posizionato anche in un ambiente totalmente diverso per stile, purché l’insieme risulti armonico e coerente. Quindi individua tonalità, tessuti e materiali principali e muoviti seguendo questa scia ogni volta che scegli di inserire qualcosa.
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