Il tappeto è tornato di moda già l’anno scorso, dopo anni in cui era stato cancellato, in nome della pulizia degli spazi e della valorizzazione della purezza dei pavimenti. Come sempre accade in arredo e nel design in generale, tutto torna, seppur con nuove declinazioni. Il tappeto nel 2020 rimane nelle tendenze. Diventa sempre più un elemento di connessione tra gli stili perché alla base va di moda l’abbinamento tra stili differenti. In una stanza si sommano differenti tipologie di arredi che apparentemente non dialogano tra loro, non fosse per alcuni elementi che agiscono come collanti. Sono le divisioni orizzontali e verticali, in altre parole i muri delle nostre case, oppure ciò che li “arreda”, come le carte da parati, le pitture, e appunto i tappeti.
Tappeti come perimetro funzionale
Non siamo ai livelli degli anni ’90, quando i tappeti si inseguivano l’un l’altro coprendo quasi del tutto le pavimentazioni: la moda dei tappeti nel 2020 prevede un utilizzo più pensato, calibrato, chirurgico. Viene posizionato nei punti di sosta, non in quelli di passaggio: in altre parole, negli spazi in cui ci si ferma come il soggiorno, la sala da pranzo o la camera, non nei corridoi dove invece si cammina. I tappeti, oltre a unire gli stili presenti nella stanza, disegnano uno spazio di competenza funzionale: si intuisce, vedendoli, che in quella zona si fa una determinata cosa e che oltre, invece, la funzione sarà diversa. La nostra mente spontaneamente proietta in altezza il perimetro del tappeto, così diventano dei recinti virtuali che aiutano a identificare i differenti spazi della casa.
I tappeti di moda nel 2020
I tappeti di moda nel 2020 sono soprattutto quelli shabby. Quelli con un effetto vintage. Allora gli annodati e cardati a mano, tendenzialmente in bambù, iuta o fibre vegetali. Hanno tonalità sabbia, beige e marroni, che funzionano con più o meno tutto: per andare sul sicuro, scegliete i tappeti in fibra naturale.
Per quanto riguarda la forma, non c’è una vera tendenza del 2020. Di certo la dimensione va valorizzata: vietati i tappeti piccoli e la quantità, meglio pochi ma grandi, in modo tale che “abbraccino” gli arredi. Un tappeto da soggiorno ad esempio dovrebbe accogliere i divani, non solo il tavolino posto tra questi ultimi. Allo stesso modo, un tappeto per la camera da letto dovrebbe andare sotto anche al letto stesso, non solo ospitare lo sbarco dei piedi quando ci alziamo.